Boycott Mankind «We Hate You» [2015]

Boycott Mankind «We Hate You» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.05.2015

 

Visualizzazioni:
1600

 

Band:
Boycott Mankind
[MetalWave] Invia una email a Boycott Mankind [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Boycott Mankind

 

Titolo:
We Hate You

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Martino Bertozzi :: voice;
Marco Sette :: guitar;
Fabio Paolucci :: bass;
Marco Di Rocco :: drums;

 

Genere:
Metal

 

Durata:
40' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
13.02.2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Aquilani Boycott Mankind iniziano la loro attività nel 2010 proponendo un metal dalle molteplici influenze che spazia tra thrash, death, doom, sludge e southern e che vede la luce solamente oggi con la loro prima realizzazione dal titolo “We hate you” dove propongono un full lenght dal risultato quasi apprezzabile nonostante sia al momento ancora privo di pubblicazione ufficiale. Non a caso ho utilizzato l’avverbio “quasi” per mettere sin da subito in evidenza che complessivamente la registrazione di questo platter lascia un po’ a desiderare perché appare offuscata se non quasi appiattita e non dà modo di apprezzarne pienamente il contenuto. Solamente dopo vari ascolti ci si rende compiutamente conto dell’apparato strutturale di questa band che in definitiva c’è; proprio da questo si capire sin d’ora che sicuramente il loro prossimo lavoro potrà essere maggiormente apprezzato rispetto a questo dove le capacità ci sono ma vanno fatte emergere in maniera migliore. In ogni caso i brani, come già detto, nella loro completezza sono tutti ben elaborati e la band difficilmente si perde su punti morti o pause insignificanti. I suoni sono sporchi, fangosi ma nel loro insieme compiutamente delineati; si comincia con “Dancing on the Titanic” un brano proposto con un sincero doom dal quale appare subito il carattere di questa band che poco ha voglia di scherzare; a seguire “Cursed Generation” un brano dai tratti death ben lanciato e dalle giuste variazioni e cambiamenti di ritmica; bello anche l’impatto iniziale lasciato da “Dropping like Flies” dai tratti sludge dove è quasi impossibile non scuotere la testa al ritmo del sound; incisiva appare invece “Shit Life” la cui ritmica a metà canzone convince e prende il via a dispetto di un inizio non appagante. Dall’inizio effettato con una carica di aggressività si presenta “Pedophiliac” che un po’ decade sempre a causa della scarna produttività. “Dead Zone” ha un bell’intro acustico che si sviluppa nel suo seguire con una quasi appagante variazione ritmica che ben soddisfa. I restanti brani, appaiono nel complesso sempre pregnanti di idee ben costruite che, purtroppo, non sono state sufficientemente proposte con il giusto e dovuto impatto a cagione della non ottimale produttività.

Track by Track
  1. Dancing on the Titanic 65
  2. Cursed Generation 65
  3. Dropping Like Flies 60
  4. Shit Life 60
  5. Pedophiliac 60
  6. Dead Zone 60
  7. Boycott Mankind 65
  8. This God of Yours 60
  9. Existence of Misery 60
  10. Suicide 45
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
59

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 14.05.2015. Articolo letto 1600 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.